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Prendere la patente nel 2020: costi, tempistiche e procedura di iscrizione

Da amministratore

Giugno 12, 2020

Prendere la patente nel 2020: costi, tempistiche e procedura di iscrizione

Poco meno di 40 milioni di patentati. Più della metà della popolazione italiana ha la patente. Ma, nel corso degli ultimi, i processi per prendere la patente sono cambiati notevolmente. Nel 2020, quali sono le procedure da rispettare? Facciamo un check up in questo approfondimento.

Alcuni requisiti, ovviamente, sono rimasti intatti mentre altri sono un po’ cambiati. Tra quelli rimasti intatti c’è il raggiungimento della maggiore età: se non hai almeno 18 anni, non puoi avere la patente.

Poi devi avere alcuni requisiti fisici: ad esempio, nessuna disabilità grave (in questi casi, puoi avere comunque la patente ma il processo è un po’ diverso) e, ovviamente, poi alla fine dovrai superare degli esami scritti e pratici. Se ti iscrivi a una scuola guida, sarà essa stessa a provvedere per la presentazione del modulo TT2112

Prima di avere la patente, però, riceverai il cosiddetto ‘foglio rosa’ che è il lasciapassare, in un certo qual modo, per poter fare le pratiche. È il documento che precede la patente e, quindi, non puoi aver svolto l’esame pratico senza avere il foglio rosa.

Il foglio rosa, però, non è automatico. Nel senso che ci sono delle procedure ad hoc per averlo. Praticamente, all’atto dell’iscrizione alla scuola guida, sarà quest’ultima a seguire l’iter per poter fare la richiesta e si potrà avere solo ed esclusivamente dopo aver superato i test scritti. Ha validità di 6 mesi da quando ci si è iscritti e, comunque, dopo averlo ottenuto si hanno ulteriori 6 mesi dai quiz per poter fare l’esame di pratica. Che, attenzione, non è possibile fare subito: bisogna attendere almeno un mese.

Se l’esame pratico dovesse andare storto e non riuscissi a stare nei tempi, puoi riprovare una seconda volta e rinnovare il foglio rosa per poter fare nuovamente l’esame pratica senza dover rifare l’esame scritto. Se anche questa volta non riuscissi a stare nei tempi, non hai altra scelta: devi rifare i quiz.

Un neopatentato non potrà da subito portare qualsiasi tipo di auto, è necessaria una vettura che sia omologata anche per chi ha preso da poco la patente. In questo caso hai 3 scelte: comprare un’auto, noleggiarla o usare un mezzo che già possiedi.

Inoltre, è possibile chiedere il foglio rosa anche a 17 rosa, a patto, però, di rispettare alcuni requisiti.

Tra i documenti da dare per poter iscriversi a scuola guida c’è sicuramente un documento di riconoscimento valido e il codice fiscale. Per quanto riguarda l’esame pratico, bisogna portare il modulo TT2112 e si svolge in tre fasi: la prima riguarda l’avviamento e l’accensione del veicolo. In questa fase è importante indossare subito la cintura, sistemare lo specchietto e non far spegnere troppe volte la macchina nel ‘gioco’ tra frizione e acceleratore. Nella seconda fase, si guarda al saper stare in strada, ad esempio su quando dare la precedenza (occhio alla destra) e, soprattutto, se si rispettano i segnali e i codici stradali. Va da sé che in caso di un sorpasso nella striscia continua, la bocciatura è inevitabile. Infine, si solito l’esame pratico si chiude con una prova di parcheggio, nel classico parcheggio a ‘scuola guida’, quello più complicato, per intenderci. Ci si affianca alla macchina parcheggiata e, con un gioco di retromarcia e volante, si entra in uno spazio ridotto. Spesso si ha la percezione che lo spazio sia più piccolo del nostro veicolo ma, molte volte, è addirittura molto più grande.

Per quanto concerne i costi, in un tempo di crisi come quello che stiamo vivendo, non sono certamente bassi. La spesa, infatti, è di qualche centinaio di euro, intorno ai 500 di solito anche se, spesso, le guide vengono fatte pagare a parte. Molte scuole, infatti, ti chiedono di pagare delle guide extra prima dell’esame, in modo da farti andare preparata. Mentre, quelle iniziali, sono gratuite così che tu possa cominciare a prendere confidenza.

È vero che, comunque, avere la patente e non guidare serve a poco poiché si tratta soprattutto di pratica. E, comunque, avere la patente non significa saper per forza guidare. Quindi, è fondamentale, dopo essere abilitato alla guida, cominciare a fare sempre più pratica per avere quella dimestichezza necessaria per stare in strada.

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