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Riscaldamento globale e freddo di maggio 2019: perché sono correlati

Da amministratore

Giugno 04, 2019

Riscaldamento globale e freddo di maggio 2019: perché sono correlati

In base  al quotidiano “Libero”, un maggio così freddo sarebbe sufficiente a smentire la manifestazione del riscaldamento globale, che oramai da anni la scienza sta segnalando. “Riscaldamento del pianeta? Ma se fa freddo”,  in questo modo titola il quotidiano Libero, nella sua prima pagina di lunedì 6 maggio 2019 (a cui Wired ha risposto).

Stando al titolo dell’articolo, questo maggio così freddo e piovoso, con nevicate anche a bassa quota, in tutta l’Italia, contraddirebbe il riscaldamento globale in atto. Ovviamente si tratta di una leggerezza giornalistica, poiché il freddo di questi giorni, non nega in nessun modo l’aumento della temperatura del nostro pianeta.

Dati relativi ai cambiamenti climatici

Questi cambiamenti climatici, originano e rendono proprio più frequenti le ondate di gelo e di calore, e a dimostrare ciò esistono tantissimi documenti scientifici. In questo articolo ne riportiamo alcuni:

–  I dati dell’Isac ( Istituto di science dell’atmosfera e del clima) del Cnr di Bologna, hanno messo in evidenza come l’anno 2018 è stato l’anno più caldo degli ultimi due secoli nel nostro Paese, “Il 2018 è stato l’anno più caldo dal 1800 ad oggi per l’Italia”, enunciò il climatologo Michele Brunetti. “Con una anomalia di 1,58°C sopra la media del periodo di riferimento dal 1971 al 2000, ha superato il precedente record del 2015 (1,44°C sopra la media)”.

– Uno studio della University of Hawaii, pubblicato su Nature Climate Change, le ondate di caldo sono aumenteranno, poiché nei prossimi anni le emissioni di gas serra andranno avanti, cresceranno e il 75% della popolazione mondiale potrebbe essere esposto entro il 2100 a ondate di calore catastrofiche, almeno così sottolineano i ricercatori. Anche il Climate Action Tracker, sempre nel 2100 la temperatura sarà di 3,4°C più alta rispetto a quella attuale.

– All’inizio del 2019 sono già stati registrati 33 record di caldo, ma nessuno di freddo. Lo aveva raccontato al New Scientist il climatologo Maximiliano Herrera, secondo cui per poter dire che un clima sia stabile, il numero di record di temperature calde e fredde dovrebbe essere uguale. Eppure rimanendo alle ultime analisi, nel 2018 ben 430 stazioni in tutto il mondo hanno registrato temperature massime e solamente 40 hanno riportato i minimi storici. Un confronto che rivela l’ennesimo segno del fatto che il nostro pianeta stia divenendo sempre più caldo.

Riscaldamento globale

Se riflettiamo sul riscaldamento globale si dà spesso la cifra dell’aumento della temperatura media: +1,5 gradi centigradi (fonte Riscaldamento Globale). Questo sembra un monotono aumento della temperatura, ma in realtà se ci sono 25 oppure 26,5 gradi c’è differenza! Il grado e mezzo in più, significa che c’è più energia nell’atmosfera. L’energia manifesta fenomeni complessi, attivi e nel caso del clima anche violenti. Pertanto quel grado e mezzo medio, può evidenziare dieci gradi in più da una parte e sette in meno da un’altra.

Effettivamente, siamo a conoscenza che esiste un rapporto fra riscaldamento dell’Artico ed eventi freddi nell’emisfero Nord. La causa ben precisa non lo sappiamo, perché il clima è una cosa molto intricata!

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